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Caro Sergio,
ci lasci un vuoto grande, incolmabile,
Lo lasci in tutti noi, innanzitutto nella tua famiglia, e nella CGIL la tua
seconda casa.
Hai lasciato un solco, una traccia indelebile.
NON TI DIMENTICHEREMO MAI !
Impossibile non ricordare, non mantenere in noi la tua passione politica, la
caparbietà e determinazione, la forza, con cui, senza esitazione ti sei sempre
schierato a difesa dei più deboli.
Caro Sergio,
ti ringrazio a nome di tutta la CGIL. Le lotte, l’impegno che hai profuso in
tanti anni hanno dato dignità a tante persone, che spesso per pudore
nascondevano le loro condizioni di disagio.
Per tanta di questa gente, per la nostra gente, il tuo impegno ha rappresentato
una occasione di riscatto! D’emancipazione! Anche per ciò ti ringraziamo.
Ti ringraziamo per aver contribuito in maniera determinante a tenere unite le
ragioni del nostro impegno.
Per te l’unità era un valore, lo so bene! Lo sappiamo tutti.
E insieme a noi la CISL e la UIL, ma anche la pastorale del lavoro, la Chiesa.
Caro compagno,
sei stato uno dei pochi che concretamente hai saputo tenere unite le persone, le
organizzazioni laiche e cattoliche, le istituzioni nell’interesse comune delle
attese dei lavoratori.
Caro Sergio,
ai bisogni, alle attese dei lavoratori hai dedicato gran parte della tua vita.
Lo hai fatto attraverso una capacità di lavoro incredibile, lo sappiamo in
tanti.
Quante volte ci hai chiamato dall’ufficio anche prima delle sette del mattino,
tu già pronto ed insofferente per i tempi degli altri…
Ma Sergio non era solo il compagno di mille battaglie, che con la sua forza
spronava tutti.
Sergio è stato protagonista intelligente nel vedere prima di altri i mutamenti
economici e sociali, in particolare nel suo amato Sulcis.
Chi non ricorda il protagonismo di Sergio nel pensare e lottare per uno sviluppo
economico e sociale all’indomani della chiusura della miniere metallifere.
Chi non ricorda, non solo in Sardegna, il suo impegno per il carbone Sulcis,
obiettivo massimale, lo si deve anche a Sergio, molto a Sergio.
Ma non solo, in prima linea con i pescatori, con gli LSU. In prima linea per
liberare questo territorio dalle servitù militari.
Impegno che spesso lo ha portato a pagare di persona, con denunce e processi che
però non l’hanno mai fatto indietreggiare o rallentare nella sua azione.
Sergio è stato un compagno che nell’agire quotidiano ha trasferito la forza e
gli ideali di un tempo, ma lo ha fatto comprendendo il mondo in cui è vissuto.
Grazie Sergio,
noi tutti ti dobbiamo qualcosa, questo territorio in particolare credo ti debba
un ringraziamento sincero.
Noi caro Sergio ti salutiamo qui, resterai con noi, custodiremo gelosamente le
tue analisi, le tue riflessioni e cercheremo di fare nostra un poco della tua
determinazione e forza.
Caro Sergio, qui c’è ciò che amavi, la tua famiglia, la tua CGIL, questa Camera
del Lavoro che per anni è stata la tua seconda casa.
Grazie Marisa!
Ti chiediamo scusa per il troppo tempo che di Sergio ti abbiamo sottratto.
Ti ringraziamo per averci permesso di condividere con noi questo grande
compagno.
Caro Sergio
Caro amico mio, spero proprio che la terra ti sia leggera.
Ti conosco troppo bene Sergio, so che ci diresti di asciugare le lacrime, le
lacrime annebbiano la vista…
E noi abbiamo bisogno di vedere bene per continuare la tua lotta.
Ciao Sergio ti vogliamo bene
Giampaolo Diana
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